In Italia il 65% degli intervistati dichiara di «conoscere molto bene» il logo biologico dell’Ue, che è obbligatorio sulle confezioni dei prodotti biologici. Un 21% lo conosce abbastanza, il7% non molto bene e un 7% per niente.
È quanto emerge da un’indagine sugli aspetti in gioco nell’acquisto di prodotti alimentari in Italia, Francia e Germania.
La ricerca è stata commissionata da Biols.Eu, progetto internazionale a cui collabora il consorzio italiano Partners
European Organic (Eop) e Bionext, organizzazione olandese della filiera biologica.
L’obiettivo principale è quello di promuovere lo stile di vita biologico.
Con l’indagine viene segnalato in particolare che «a causa dell’assenza del marchio biologico nazionale in Italia, la conoscenza del logo biologico dell’Ue è migliore in Italia che in Francia e in Germania, dove esistono invece loghi nazionali (volontari) molto conosciuti».
L’analisi riporta inoltre che «in Italia, i consumatori sembrano essere meno sensibili al livello di prezzo più elevato dei prodotti biologici: il 18% degli intervistati afferma che il prezzo (più alto) è ciò che contraddistingue maggiormente il biologico rispetto al cibo convenzionale, in Francia e Germania è rispettivamente il 27 e 29%». È inoltre risultato che «quasi un non consumatore italiano su tre di prodotti biologici non acquista questi articoli perché ritiene che il biologico sia troppo costoso»