La salute del suolo è minacciata dall’attività umana: tra l’altro, da un’agricoltura che non ne rispetta i cicli naturali, come spiega il nuovo rapporto FAO “Global soil pollution assesment”.
Per formare un centimetro di terreno fertile ci vogliono dai 100 ai 1.000 anni, mentre per rovinare irrimediabilmente un campo bastano pochi decenni di attività agricole non sostenibili. Il suolo è quindi una risorsa non rinnovabile.
Secondo l’ISPRA (Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale), un terzo del suolo italiano risulta degradato, e ogni anno se ne perdono circa 50km2 a causa dell’urbanizzazione.
Ne parlano:
Michele Monetta, FederBio
Luigi Agresti, WWF Italia
Antonio Lanorte, Presidente Legambiente Basilicata
Giuseppe Mele, ALSIA
Modera:
Nicola Moscheni, Cambia la Terra